Qui e ora di Claudia Galli: articolo del blog Wellness Walking

Qui e ora Di Claudia Galli

Il Qui e Ora, Hic et Nunc, la Presenza, l’Adesso. Ovvero, Consapevolezza. L’attenzione al momento presente. La totale concentrazione dei nostri 5 sensi su ciò che È, l’osservazione dell’interno e dell’esterno senza giudizio. Cinque sensi da sentire, cinque sensi da vivere. Camminare e percepire il rumore dei tuoi passi assieme al contatto dei tuoi piedi sulla strada, l’aria sulla faccia, gli odori e i profumi intorno, le ombre, le luci, i colori, i grigi.
Tu che osservi e ogni tanto senti l’aria nei polmoni, e ti accorgi che è la stessa aria che attraversa i rami di un albero e fa divertire le foglie.
Poi i pensieri attirano la tua attenzione. Se riesci a rimanere sul presente abbastanza spesso, quando arrivano, i pensieri sono pensieri nuovi, la creatività si mette in moto.
La consapevolezza è una pratica costante.
I ricordi delle situazioni che viviamo e le aspettative future ci rapiscono in continuazione. Più un’idea è piacevole, più veniamo rapiti. Lo stesso vale per i ricordi dolorosi. La sofferenza ci inonda e identificandoci con essa non sappiamo andare avanti, viviamo in un perenne stato di insoddisfazione. Il passato e il futuro sono i nostri padroni, viviamo addormentati, in un sogno che ci gestisce invece di essere gestito.
La Consapevolezza è una qualità indispensabile, un requisito immancabile per compiere i passi giusti che servono alla nostra realizzazione.
La Vita è meravigliosamente sorprendente, non si sa mai cosa ci può portare in un determinato istante e se noi non ci siamo in quell’istante, perché stiamo pensando a tutt’altro, può anche darsi che ci perdiamo qualcosa di importante. Questo vale per tutti, e in ogni occasione. Siamo tutti qui per fare esperienza e non c’è un’esperienza più bella o migliore di un’altra.
La sostanza che caratterizza l’esperienza è pura. Siamo noi che la traduciamo in bella o brutta, che la coloriamo e ce la annotiamo a seconda di come siamo fatti, ma la sostanza, l’ENERGIA DELL’ESPERIENZA è uguale per tutti. Ed è quella sostanza che dobbiamo saper accogliere ed utilizzare al meglio.

Ciatando F. Faust: “C’è un gigante addormentato dentro ognuno di noi. Quando il gigante si sveglia accadono i miracoli.”

L’uomo risvegliato conosce se stesso, l’universo e gli dei. Ritrova l’infinito dentro di sé e le enormi potenzialità di cui dispone, affinché avvenga una totale realizzazione.

Stiamo varcando una soglia in questo tempo? Siamo pronti ad accogliere questo risveglio? Può darsi.
Il nuovo paradigma che si sta formando ci suggerisce che tutto ciò che percepiamo come realtà non è altro che il risultato di ciò che abbiamo dentro. Il mondo esterno non è altro che un riflesso di ciò in cui crediamo. Noi siamo i soli responsabili di tutto ciò che ci circonda e accade.
Tutto questo è molto bello. È molto bello ascoltare e leggere parole vivificanti e rivelazioni sconvolgenti su come funzionano l’uomo e l’universo, ma se non vengono tradotte in pratica e non si genera esperienza in merito, rimangono solo parole alle quali non crederemo mai veramente.
E finché non ci crediamo, i miracoli non accadono.
Perché non ci crediamo? Perché nella nostra fase relazionale con il mondo, perdiamo il contatto con Colui che ci crede, che Sa. Cadiamo in balia di pre-strutture cognitive e condizionamenti che limitano, se non bloccano, il fluire della Coscienza. Rimaniamo incastrati nel meccanismo cerebrale del confronto, che ci riporta una visione statica. Quindi, la necessità funzionale dell’essere umano di credere per rendere manifesto viene soddisfatta con la prova scientifica, con il rito, o addossando la responsabilità creativa a qualcosa di esterno a noi.
È ora di andare direttamente alla Fonte.
Come si fa ad andare direttamente alla Fonte? Si lavora su se stessi affinché si generino in noi le condizioni necessarie ad accogliere uno stadio di Coscienza che non ha bisogno di credere, ma Sa.

L’adesso è il ponte con l’inconscio
Se la nostra parte conscia è perennemente incastrata nel passato o nel futuro “qualcuno” deve pur vivere l’istante reale che sta avvenendo! A farlo è tutto ciò che risiede a livello inconscio. Lì sotto c’è di tutto: strutture ereditate – dalla famiglia, dalla specie, dall’inconscio collettivo – programmi vari; c’è la visione della Realtà così come ce l’hanno trasmessa, insegnata, e vissuta soprattutto nei primi anni di vita.
Tutto questo dopo un po’ si rivela statico. Ad un certo punto della nostra vita ci ritroviamo con un bel bagaglio di cose che formano il nostro “film”, il nostro personalissimo modo di interpretare la Realtà.
Se la nostra parte conscia non presta attenzione al momento presente, il “film” va avanti da solo sulla base di come è costruito.
A livello esoterico, la Consapevolezza è il primo passo per il risveglio dell’ anima immortale
Una pratica costante permette l’accesso al nostro Potere Creativo e alla vera intuizione. Ci dona un perenne stato di grazia, avvicinandoci sempre più a Chi Siamo veramente, a quell’Essenza che tutto e tutti accomuna.

Hai mai fatto l’esperienza di fermarti del tutto,
di essere così totalmente nel tuo corpo,
di essere così totalmente nella tua vita
che quel che già sapevi e quello che non sai,
e quel ch’è stato e quel che ancora dev’essere,
e le cose come stanno proprio ora
non ti danno neanche un filo d’ansia o disaccordo?
Sarebbe un momento di presenza totale,
al di là della lotta, al di là della mera accettazione,
al di là della voglia di scappare o sistemar le cose o tuffarcisi dentro a testa bassa:
un momento di puro essere, fuori dal tempo,
un momento di pura vista, pura percezione,
un momento nel quale la vita si limita a essere,
e quell'”essere” ti prende, ti afferra con tutti i sensi,
tutti i ricordi, fin dentro i geni,
in ciò che più ami,
e ti dice: benvenuto a casa.
(Jon Kabat-Zinn)

Claudia Galli



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